QUEL SOSTENIBILE E CONCORDE COOPERARE | elementi di Psicodinamica dei gruppi e nidi di Cyrtophora

Aracne - Gustav Dorè (1832)

ATTENZIONE!

Se soffrite di aracnofobia evitate di leggere questo articolo:
contiene fotografie inequivocabili di ragni e tele cucite con fili di seta.

PAROLE CHIAVE
individuo
gruppo
sostenibilità
concordare
cooperare
madri
donne
rete
#distintianimali

Ph. Luciano Borgna - #lucianoborgnaph
A proposito di cooperazione, ho letto un articolo sulla differenza tra gli uomini e le donne rispetto all'evitare i conflitti durante le relazioni umane orientate a un obiettivo comune. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati sul Journal of Social and Personal Relationships e sostengono che "gli uomini sono più orientati ad evitare i conflitti". Le donne, invece, tenderebbero a fare di se stesse dei “regolatori emotivi”, essendo maggiormente focalizzate sul ricercare la radice di un problema, per sviscerare il problema stesso e per tentare di risolverlo, anziché minimizzarlo.
Che novità.
Sarà proprio così? Accadrà diversamente?
Ammettiamolo: le ricerche in ambito psico-sociale non sono verità assolute ma relative, da cogliere come orientamento per le nostre riflessioni - scientifiche e non.
Esiste, è da dire, una interessante meta-analisi del 2011, risultato di circa cinquant'anni di ricerche attraverso le quali si è scoperto che invece no, che la saggezza popolare è una farloccheria perché gli uomini, i maschi, sono cooperativi tanto quanto le donne, se non di più. Sanno risolvere i problemi e sono capacissimi di fare compromessi con i loro simili XY, mentre invece le donne si fanno lo sgambetto tra di loro con le décolleté tacco 12.
Insomma, io nella mia mediocre coscienza a barlumi dico: dipende.
Dipende dal livello culturale e dalla profondità individuale, maschi o femmine, androgini o androidi che siamo.
Però aggiungo: prenderei esempio da coloro che davvero mostrano al mondo una reale, concreta, feconda capacità di cooperare in modo concorde.
Siete d'accordo? 


Cyrtophora Citricola - #lucianoborgnaph
Nel mio giardino al mare ho potuto osservare una tela di "Cyrtophora Citricola", ragno di notevoli dimensioni (così come è di notevoli dimensioni la sua umile dimora di fili di seta).
Sono rimasta affascinata da questo metro e mezzo di casa su misura per sei, sette, forse otto ragni, ognuno dei quali con la propria sacca di uova (ovisacchi). 
Come mai le mamme-ragno stanno insieme in un'unica tela? Ho cercato notizie e spiegazioni su internet ma non ne ho trovate. Ho domandato allora ad Alice Longoni, biologa che si occupa di biodiversità e lei, tramite l'aracnologo Mauro Paschetta, mi ha fatto sapere che sì, che questo tipo di Aracnidi tende a costruire abitazioni collettive, ovvero delle "tele coloniali" quando ci sono più individui dentro un territorio ristretto. 
Ora.
Il giardino offre alle signore con otto zampe diverse location per tessere un nido, ma evidentemente quella postazione lì, quel metro di vuoto tra due cipressi Leylandii, quello spazio in pieno sole e in piena luna è stato istintivamente giudicato perfetto per costruire il... condominio.
Aggiungo, poiché anche questo dettaglio non è da poco (secondo me): Mauro Paschetta mi ha detto che spesso ci sono ragni di altre specie che si inseriscono nello spazio delle mamme-Cyrtophora. Che bello! Altri ragni si insediano nella tela altrui e sono pure benvenuti. Si sta insieme perché conviene a tutti, perché non ci si fa la guerra ma si collabora.

Ho pensato ad alcuni gruppi di donne che conosco.
Ho pensato alla mia poesia che si intitola Aracne e alla cura del segreto della tessitura, alla dea Atena e alla saggezza.
Ho chiesto a mio marito di fotografare la tela delle tele.


Mani di donna e scritture in gruppo per MEDICAMENTA*


Il mito di Aracne racconta di una fanciulla, figlia di un tintore, abilissima nel tessere. Artista dell'operare con i fili, Aracne apprende da Atena i segreti del creare tessuti. Convinta di saperne da sempre di più della dea sua maestra, Aracne la sfida a duello, ma la sua presunzione fa adirare la divinità della sapienza. La fa arrabbiare così tanto che quest'ultima distrugge il lavoro della prima. La figlia del tintore si impicca, ma poi la dea trasforma la giovane suicida in ragno, un enorme animale costretto a tessere per l'eternità. 
Noi, figlie delle figlie di Aracne, che cosa possiamo fare per restare in armonia con Atena senza dimenticare le nostre possibilità creative e facendole fruttare?
Anche l'essere consapevoli delle nostre abilità mantenendo l'umiltà della concordanza con l'altro, cucendo i fili della cooperazione è, in fondo, arte della tessitura.
#lucianoborgnaph


Il gruppo è come un’unità, una totalità dinamica le cui proprietà strutturali sono diverse dalle proprietà strutturali delle sottoparti. Una totalità dinamica è caratterizzata dalla stretta interdipendenza delle sue parti. Le proprietà strutturali sono caratterizzate da rapporti fra le parti piuttosto che dalle parti o dagli elementi stessi. 
Kurt Lewin, 1943

#lucianoborgnaph
Siamo in tanti e siamo in tante. Siamo otto miliardi di bipedi, armati di fili per connetterci e per legarci, per catturarci o per tessere una tela di relazioni. Viviamo incontri che diventano coppie e gruppi o scontri decisivi che tagliano la rete. 
Ci  articoliamo, l'uno con l'altro, tra donne, tra uomini, tra pari e dispari.
Inventiamo affiliazioni, seguiamo affinità elettive, obiettivi razionali condivisi e ispirazioni da scambiare con aspirazioni comuni o meno.
Siamo preoccupati per il nostro umano futuro, per il destino del pianeta sul quale camminiamo e andiamo ad abitare luoghi incerti. Diveniamo noi stessi con gli altri condividendo spazi collettivi nei quali coabitano similitudini e diversità, in molteplicità. 

Siamo in tanti.
Siamo soli e siamo insieme.
Di certo, siamo complessi.

L'osservazione del nido condominiale delle mamme ragno mi ha regalato stimoli in gran quantità e ispirazioni. Vederle tessere con calma e precisione. Vederle costruire le sacche nella rete di abitazioni. Che meraviglia! Tornata a Torino ho ripreso le mie attività: individuali, di coppia e in gruppi professionali. Mi piace condurre laboratori da sola, ma apprezzo ancora di più co-condurre, e mi piace farlo soprattutto al femminile. Ho quindi incontrato la mia socia di MEDICAMENTA - LINGUA DI DONNA E ALTRE SCRITTURE per riconnettere le nostre idee e per promuovere il nostro progetto. Ho incontrato le donne di Se Non Ora Quando (gruppo di Torino), coordinate da Laura Onofri, per tentare di collaborare con loro portando le mie competenze e imparando da quelle dei membri del gruppo. Ho scoperto, tramite la blogger Daniela Pellegrini che si occupa di comunicazione, il fatto che a Milano, a Torino e dappertutto esistono donne che si mettono in gioco nella Rete al femminile. Interessante! Sono andata a curiosare e approfondirò la faccenda. Mi sono anche confusa e ho esplorato la Rete delle donne: attivissime ed energetiche. Mi sono messa a organizzare le serate di presentazione di un libro tessuto in tre: Silvana Graziella Ceresa, Simonetta Putti ed io. Si tratta di "Utero in anima"

http://www.psychiatryonline.it/node/6427

Insomma: ho ammirato, riconosciuto e trovato concordanza con amiche e conoscenti, colleghe e sconosciute tessitrici. Non vi piacciono i ragni? Ne siete sicuri? Nemmeno come metafora? 

Nostra Signora Cyrtophora <3 

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