COSE APOCALITTICHE | appunti di psicologia contemporanea e alcune rivelazioni
Se a livello dell’inconscio collettivo si stanno da tempo
tracciando le linee dell’Apocalisse, un motivo di certo ci sarà: piuttosto che
scappare è meglio porsi in ascolto.
"Dal punto di vista simbolico", scrisse nel 2002 Edward Edinger (analista
junghiano americano allievo di Esther Harding, studioso che ha dedicato la
propria ricerca alla “funzione religiosa dell’anima” – Diane Cordic in
“Psicologia analitica contemporanea”, Bompiani, Milano, 1989), "siamo tutti
intrigati dalla distruzione globale; siamo nel mezzo di un cambiamento epocale,
un movimento di energie mai visto dopo il crollo dell’Impero Greco-Romano. Nella voce dell'inconscio collettivo c’è un incremento di forze che stanno diventando
molto potenti, ed è importante coglierne la portata, perché queste forze sono così
distruttive da rendere reale il rischio della fine della nostra specie." (“Archetype of the Apocalypse, Divine Vengeance, Terrorism and the End of the
World”, Open Court Publishing, 2002).
Secondo l’autore, se vogliamo andare oltre il rischio della “caduta” globale,
dobbiamo addentrarci nel simbolo. Nella realtà del nostro mondo psichico
dobbiamo riconoscere e comprendere l’Archetipo dell’Apocalisse con tutto ciò
che esso significa, individualmente e anche collettivamente.
L’Apocalisse (di “Giovanni”, probabilmente lo stesso autore del quarto Vangelo)
significa (Libro della) “Rivelazione” (apokalypsis) ... ma che cosa o chi va rivelandosi?
Apocalisse - i cavalieri - immagine dal web (sito fantasy, autore non citato) |
Le pagine bibliche sembrano lasciare intendere che per tutti coloro che avranno
fiducia, l’Apocalisse porterà al trionfo di Cristo stesso; psicologicamente si intende il trionfo del Sé, il Sé che si rivela.
Il “Sé – con tutti i suoi fenomeni tumultuosi - ci apre un mondo di energie sconosciute". Non si tratta soltanto di energie spirituali, scrive l'autore, ma anche animali. Anima animale come riconquista della vita che pulsa dentro di noi e chiede soltanto di vivere naturalmente.
Questo
processo che tocca luci ed ombre estreme va compreso nella sua pienezza confusa
di luci eccessive appartenenti agli estremismi dello spirito e ombre dense, le ombre delle fiere ferite che gridano e soffrono nel nostro sottobosco psichico. L'Archetipo dell'Apocalisse va compreso e tradotto a partire dalla violenza concreta e simbolica che attualmente sta attraversando il
mondo degli uomini.
Solo cogliendo il significato di rinnovamento che
questo archetipo rappresenta nella psiche contemporanea forse potremo partecipare della
trasformazione in atto in modo non passivo, salvarci l’anima e progredire.
Riconoscersi individui, semi del cambiamento nel percorso collettivo, richiede
un nuovo rapporto con l'anima dentro di noi, uomini e donne di oggi.
Valeria Bianchi Mian
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